TEXAS, U.S.A. - Voci dal Braccio della Morte

          Ultimo aggiornamento: 22/10/2008
   

ANATOMIA DI UN OMICIDIO: 24 gennaio 1995

(di: Fred H. Coffey)

Oggi tra i confini delle mura della North Carolina Central Prison, Kermit Smith è stato ucciso. E’ stato ucciso come se una gli avessero puntato una pistola alla testa sparandogli una pallottola nel cervello. Oggi Kermit Smith è stato legalmente ucciso con iniezione letale dallo stato del North Carolina. Kermit è stato legato ad un lettino ed aghi e tubi sono stati applicati alle sue braccia. Mentre altri guardavano, qualcuno con un’ombra di sorriso sulla bocca, altri in shock, altri reprimendo qualche lacrima, gli hanno immesso della droga-calmante nelle vene.

La vista di Kermit ha cominciato ad appannarsi rendendogli difficile distinguere le persone intorno a lui. Le teste si girano, incapaci di testimoniare l’orrore che sta avendo luogo davanti a loro. Lentamente gli occhi di Kermit cominciano a sbattere, e presto si chiudono sotto l’effetto della droga. E’ addormentato. Una lacrima viene gentilmente asciugata. Dopo un cenno del capo della guardia, una seconda e letale sostanza viene iniettata nel corpo dormiente di Kermit. Ogni suo respiro diventa sempre più affannoso. Un singhiozzo udibile esce dalle sue labbra. Un’altra testa si gira dall’altra parte; una gola si schiarisce. Un’altra lacrima viene silenziosamente asciugata. Il respiro di Kermit è molto più debole ora. C’è un improvviso, profondo respiro mentre il suo corpo lotta per l’ossigeno vitale, che i suoi polmoni paralizzati non possono più fornirgli. Le sue braccia lottano contro i lacci, le sue mani corrono, corrono, corrono.. verso cosa? La mano di sua madre? La compassione e il perdono? Solo Kermit lo sa, nel profondo dei pensieri della sua mente appannata dalla droga.

Si sente un singhiozzo represso scappato ad uno spettatore. Le dita di Kermit si agitano in un gesto finale di difesa, le vene pulsano sotto la sua pelle. Poi, quanto lentamente, il rilassamento. Un rantolo finale per l’aria, una contorsione delle viscere, l’umidità di una vescica sciolta. Kermit è dichiarato morto. Gli spettatori escono lentamente a testa bassa, incapaci di guardarsi negli occhi a vicenda.

I tubi e i legacci vengono rimossi dalle braccia di Kermit e il suo corpo coperto da un lenzuolo pulito e stirato. Il suo corpo è rimosso e trasportato fuori. Guardando dalle finestre, gli amici di Kermit e gli altri prigionieri del braccio si alzano silenziosi quando vedono il corpo coperto che viene riportato dentro, lontano da ogni sguardo. I cancelli si aprono e il carro funebre lentamente si muove superando la fila di persone che stanno silenziosamente a testa bassa, con una candela in mano come protesta per l’uccisione di Kermit.

L’uccisione di Kermit non finirà sulle pagine dei giornali, come la maggior parte delle uccisioni. Poche brevi parole appariranno da qualche parte su una striscia o un annuncio. Nessuna fantasia. Nessun clamore.

Presto Kermit sarà dimenticato da tutti tranne i suoi cari: la vecchia madre a cui si rivolgeva negli ultimi momenti, il padre con il cuore distrutto che ha perso il suo figlio primogenito, il fratello più giovane che ha perso il suo migliore amico, la sorellina troppo piccola per capire.

Il loro dolore potrà attenuarsi nel tempo, ma non finirà mai. Un giorno si ricorderanno dell’uccisione di Kermit quando vedranno sul giornale - giusto su qualche striscia, o in qualche avviso - che un altro essere umano è stato legato su quel lettino e ucciso - nel nome della Giustizia.


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